Veicoli Immatricolati N1

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Veicoli N1 - Facciamo chiarezza

Tutto quello che c'è da sapere

Circa il corretto utilizzo dei veicoli, classificati N1, la situazione appare notevolmente controversa. I pareri di riviste specializzate, ma anche di dottrina giuridica e di giurisprudenza sono i più disparati e finiscono per scoraggiare tutti coloro i quali vogliono optare per questa soluzione di mobilità, nella speranza di poter coniugare le esigenze lavorative con quelle personali. In queste righe, proviamo a fare chiarezza, avvalendoci di tutte le fonti disponibili, senza nascondere nessun aspetto, sia pure il più controverso.

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Che cosa sono i veicoli N1?

Veicoli progettati e costruiti per il trasporto merci, aventi massa complessiva e non superiore a 3,5 t. Prima dell'entrata in vigore della direttiva Europea 2007/46/CE, dovevano spesso subire modifiche del vano di carico, oggi invece, nella maggior parte dei casi, non è più necessaria la divisione tra abitacolo e vano di carico attraverso paratie metalliche e griglie. Possono trasportare cose o persone, ma per essere omologati come tali devono avere un rapporto tra potenza del motore in kw e la portata del veicolo espressa in tonnellate non superiore a 180.

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Ѐ vero che non posso portare persone che non siano legate alla mia attività lavorativa (ad esempio i miei parenti)?

 

Ѐ vero che in tal caso posso essere sanzionato con una multa e con il ritiro della carta di circolazione?

Va detto che non sono pochi i casi in cui le autorità di polizia hanno ritenuto che non fosse regolare che il conducente guidasse un veicolo omologato N1 perché trasportava a bordo delle persone estranee all'attività professionale dell'intestatario della carta di circolazione, ai sensi dell'art. 82 co. 8.

Altrettanto frequenti, poi, sono stati i casi in cui i giudici, chiamati a pronunciarsi sull'applicazione di questa norma sono giunti a conclusioni divergenti: non sono rare le sentenze della Cassazione che ribaltano le decisioni dei giudici  di prima istanza, che avevano dato ragione agli automobilisti.

Non sembra, quindi, esserci un orientamento univoco in materia. E tuttavia il Codice della Strada sembra essere molto più chiaro di quanto non possa sembrare.

Proviamo a leggere le norme, per capirci un po' di più. L'art. 82 del Codice della Strada disciplina l'utilizzo economico del veicolo e distingue tra veicoli ad uso proprio e veicoli ad uso di terzi. Questi ultimi sono quelli utilizzati "dietro corrispettivo, nel'interesse di persone diverse dall'intestatario della carta di circolazione". Salvo autorizzazione della prefettura, non è possibile trasportare persone estranee all'attività. In tutti gli altri casi, abbiamo veicoli ad uso proprio, la cui disciplina è definita al successivo art. 83 del Codice della Strada. Ora, è vero che questo articolo, al comma 4, sanziona l'uso proprio di un veicolo che ha altra destinazione; ma altresì al comma 2 limita questa disciplina ai veicoli aventi massa a pieno carico superiore alle 6 tonnellate.

 

In altri termini, se utilizzo un camion come fosse un autobus (senza quindi i titoli prescritti) incorro nella sanzione: ma un veicolo N1 ( che ricordiamo avente massa a pieno carico non superiore alle 3,5 tonnellate) non rientra in questa fattispecie.

 

In alcuni casi, le autorità di polizia hanno rilevato anche la violazione all'art. 54 co. 1 lettera d) del Codice della Strada, il quale definisce autocarri "veicoli destinati al trasporto di cose e delle persone addette all'uso".

Poiché questa norma risale ad un'epoca in cui era ancora valida la distinzione tra uso promiscuo ed uso di terzi, è chiaro che essa fa riferimento, oggi come oggi, ai veicoli impiegati per uso di terzi. Sui veicoli che sono stati classificati "ad uso proprio", (è possibile trasportare anche "cose" che spesso merci non sono.?)

Inoltre, è tutt'oggi valida una nota del Ministero dell'Interno, datata 12 marzo 1991 la quale stabilisce che "l'unica norma che non consente di ospitare su autocarri persone non addette al carico e scarico è quella relativa all'art. 366 del regolamento di applicazione, l'unico limite al trasporto di merci pericolose. In assenza di merci pericolose, l'unico limite al trasporto di persone su un autocarro è dato dal numero di posti consentito in cabina".

Si può quindi ragionevolmente concludere che sui veicoli N1 ad uso proprio si possono trasportare persone estranee all'attività professionale, nei limiti numerici concessi dalla carta di circolazione.

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Ammesso che possa trasportare persone estranee alla mia attività, come devo regolarmi con i bambini?

In questo caso, la norma è ancora più chiara!

Il comma 3 dell'art. 172 del Codice della Strada stabilisce che "sui veicoli delle categorie M1, N1, N2 e N3 sprovvisti di sistemi di ritenuta" non possono viaggiare i bambini di età inferiore ai tre anni, mentre i bambini di età superiore ai tre anni, se sono più alti di 1,50 possono occupare un sedile anteriore.

A questo punto, se anche per i veicoli N1 la norma prevede che i bambini di età inferiore ai tre anni debbano stare nel seggiolino, come è possibile che non possano salirci? E se possono viaggiare i bambini, che in nessun caso possono essere soggetti all'attività professionale, se ne deduce faccilmente che tutti i soggetti possono viaggiarci.

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Posso utilizzare il mezzo nei giorni festivi?

Non essendo veicoli di massa a pieno carico superiore alle 6 tonnellate, i veicoli N1 a uso proprio non soffrono delle limitazioni previste.

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Come devo regolarmi in caso di contestazione della violazione?

Nel caso ci si trovasse di fronte ad Agenti di Polizia, che si ostinano nel richiamare gli art. 82 ed 83 del Codice della Strada (i quali come abbiamo visto non inibiscono l'uso non professionale dei veicoli N1 ad uso proprio), è opportuno richiedere che venga precisato, nello spazio del verbale riservato alle note del presunto trasgressore, che l'autocarro è di tipo N1 ad uso proprio, avente massa a pieno carico inferiore alle 3,5 tonnellate, chiedendo contestualmente che l'agente apponga una firma leggibile. Servirà per impostare un ricorso vincente.

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Ѐ vero che posso avere delle grande con l'agenzia delle entrate?

Per non incorrere nelle maglie di verifiche fiscali anti-elusione, intestando il veicolo N1 ad una società è sufficiente mettere un punto, col proprio commercialista una detrazione fiscale "pro rata temporis", in proporzione del tempo di diverso utilizzo.

Ѐ importante precisare che la normativa fiscale di favore (bollo agevolato e detrazioni fiscali) è prevista solo per i veicoli che rispettano il rapporto peso potenza inferiore o uguale a 180.

La formula in questione è la seguente: P/(Mc - T) con la potenza P espressa in Kw e con il peso complessivo Mc e la tara T espressi in tonnellate.

La precisazione si rende necessaria, perché per un certo periodo di tempo, compreso tra il 2002 ed il 2007, era possibile la conversione di una normale autovettura in un veicolo N1 (procedura di cui si è abusato per eludere la normativa fiscale e approfittare degli sconti di assicurazione e bollo).